Dove tieni la testa?
A seguito dei vari consigli su come utilizzare al meglio i nostri piedi vorrei parlare dell’altra “estremità” del corpo che ha un ruolo rilevante per il bilanciamento strutturale del corpo: la testa ed il collo.
La relazione tra la testa, il collo e la schiena è ciò che F.M. Alexander ha chiamato il Controllo Primario.
La qualità di questo rapporto determina la qualità del nostro movimento ed il funzionamento del nostro corpo.
Negli animali vertebrati è la testa che guida il movimento del corpo
Questo istinto dirige anche i bambini nell’organizzazione della loro struttura.
II collo è formato dalle prime sette vertebre della colonna vertebrale, le quali sopportano il peso della testa stessa.
Questa struttura è ancorata attraverso dei “tiranti” muscolari e legamentosi alla parte superiore del corpo, cioè le spalle ed il torace.
Questi “tiranti” devono essere abbastanza elastici e adattabili da permettere alla testa di posizionarsi naturalmente sopra il corpo e non assumere quindi una postura/posizione sbilanciata (in avanti verso il basso oppure indietro rispetto la schiena) la quale porterebbe ad un utilizzo poco funzionale di una serie di gruppi muscolari i quali non sono stati “progettati” per quella funzione specifica: la testa deve essere lasciata libera di fare ogni movimento utile o necessario ad una qualsiasi attività.
Semplificando, è bene ricordare che il nostro corpo è composto anche da “tubi” (vene, arterie, ecc…) e che l’area del collo è un segmento ad alta densità di questi “tubi”.
E’ evidente che comprimere ed alterare la naturale struttura di quest’area non è una buona idea.
Nelle situazioni di stress abitualmente tendiamo/irrigidiamo questi “tiranti” comprimendo e richiamando la testa giù verso il corpo, facilitando così l’azione logorante della forza di gravità.
Questo atteggiamento è presente in tantissime persone, inoltre molte attività che svolgiamo quotidianamente rafforzano questa posizione la quale rischia di diventare parte integrante della postura.
Una postura che con il passare del tempo sarà vissuta come comoda e corretta (abitudine psico fisica).
Sempre più giovani sotto i trent’anni si ritrovano con il collo deformato perché passano ore con la testa piegata sul telefonino o sul tablet, oppure seduti davanti al computer con posture scorrette.
Le scoperte di Alexander
F. M. Alexander osservò che negli esseri umani in condizioni civilizzate la relazione tra il collo e la testa è inconsciamente alterata in modi più o meno evidenti.
Il suo grande contributo all’educazione fu la scoperta dei mezzi tramite i quali una persona può diventare consapevole di questa alterazione e ritrovare, quindi, un uso più naturale del controllo primario.
Partendo da questa scoperta e dalle deduzioni che ne seguirono, Alexander stabilì, come disse George Bernard Shaw, “le basi di una scienza dei movimenti apparentemente involontari che noi chiamiamo riflessi”.
Se utilizziamo la relazione testa-collo-corpo come si era sviluppata in natura il corpo sarà allineato dinamicamente per controbilanciare perfettamente la forza di gravità (“dinamicamente” significa non statico, sempre libero di adattarsi in ogni momento).
La testa si trova collocata in cima alla colonna vertebrale di modo che se l’articolazione tra questi due elementi è libera.
Non fissa (buona relazione testa-collo)!
La testa effettivamente invita il corpo fisicamente a seguirla, ad estendersi in avanti e verso l’alto nel senso opposto alla forza di gravità.
Così, la molla naturale che possediamo viene liberata e, se svincolata, facilita un buon funzionamento, al contrario – se compressa – ci renderà la vita piuttosto difficile.
Per funzionare bene abbiamo bisogno di essere in uno stato di allungamento/allargamento e non di accorciamento.
Questa coordinazione comporta una sequenza necessaria: il processo naturale di liberazione ed allungamento parte sempre dalla testa.
In questo modo possiamo dire che la testa guida ed il corpo segue.
Ecco il fattore chiave dell’organizzazione corporea, senza il quale le risposte del corpo non sarebbero così armoniose ed efficienti.