I bambini sono i nostri più grandi insegnanti
I bambini corrono in maniera perfetta. Il Barefoot Running permette di tornare a quello stato naturale che ci porta a avere una tecnica di corsa semplice e corretta.
Ho deciso di affrontare questo argomento in relazione alla mia esperienza diretta. Seguendo corridori provenienti da vari contesti culturali mi son reso conto che, nel percorso di transizione per iniziare a correre bene, c’è un fattore di fondamentale importanza, ovvero il fattore psicologico.
È abbastanza scontato e questo discorso lo possiamo estendere a tantissime cose che facciamo nella vita.
Se non correrete come i bambini non riuscirete mai
La nostra attitudine mentale nell’approccio al Barefoot Running è la chiave vincente per poter affrontare al meglio il nostro percorso. Non dobbiamo andarci a creare false aspettative, paragonandoci ad altri e bruciando tappe importanti.
Correre Barefoot deve essere vissuto come un momento di risveglio, di riscoperta di sè stessi come bambini, di ascolto e di gioia.
“Vedete il vostro corpo come un orticello in crescita e non come un fast food” come direbbe Barefoot Ted
Provate a ripensare a quando eravate bambini o se avete dei figli, cercate di ricordare quei memorabili momenti in cui il vostro bambino ha iniziato a muoversi. Allo stupore che ha provato la prima volta che è riuscito a stare in equilibrio in piedi.
Non si può esprimere a parole, la gioia della conquista provata, nella prima volta che ha camminato.
Tutti questi bellissimi ricordi, sono importanti, perchè ci aiutano a capire quale dovrebbe essere lo stato di coscienza ideale per approcciarci al Barefoot Running.
La transizione è un momento di riscoperta
Non ti fossilizzare sul tempo che impieghi per correre, sul gps o sulla velocità a cui stai andando.
Tutte queste cose non ti servono in questo momento.
Stai perdendo la “magia”.
Anche se puoi correre solo 10 minuti, sappi che in quel poco tempo a disposizione puoi scoprire tante cose.
Vivi questo momento con la curiosità, con la gioia dei bambini, ma con la consapevolezza di un adulto. Quest’ultimo sa che deve fare il percorso alla rovescia e che quindi deve studiare quei segnali che riceve dal proprio corpo per capire cosa non va.
È importante essere gioiosi, non vi scoraggiate e fatevi aiutare da chi conosce il funzionamento del corpo umano.
Non guardare il tuo amico che in un mese ha corso barefoot senza traumi. Quelle son fortune della vita.
Cerca di capire te stesso. Ricorda! Se ti ci vorranno due anni per correre barefoot e ci riuscirai, sarai vincitore, perchè per te la strada è stata in salita e per raggiungere l’obbiettivo hai dovuto faticare, ma il premio finale e la soddisfazione non avranno eguali.