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Ecco perchè in molti soffriamo di dolori ai piedi ed alle gambe

5 Gennaio 2017Giorgio Scepi

Non ci sono radici ai nostri piedi, essi sono fatti per muoversi.

(David Le Breton)

Partiamo con qualche considerazione sui nostri piedi:
– In posizione eretta l’unica area del nostro corpo che ci mette in contatto col suolo sono i nostri piedi: è evidente l’importanza di un corretto utilizzo e della corretta meccanica che, direttamente o indirettamente, poterebbe condizionare l’intera struttura del corpo.

– Essi si trovano alla base del sistema di controllo anti-gravitario (sistema posturale o di equilibrio) che consente all’uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio.
– Il piede è sia un effettore sia un ricettore ossia riceve ed esegue dei comandi (risposta motoria), tramite i muscoli, e, nel contempo, interagisce col resto del corpo.
– Uno studio pubblicato nel 2007 ha dimostrato che gli uomini vissuti prima dell’invenzione della scarpa avevano un piede molto più forte e salutare. A riprova del fatto la constatazione che le persone che camminano scalze sin dall’infanzia possiedono un piede più resistente e soffrono meno di patologie del piede rispetto a chi non rinuncia mai alle scarpe.

Per (ri)scoprire i benefici di una pratica semplice ed apparentemente strana basta mettere via le scarpe ed iniziare ad andare a piedi nudi!

Purtroppo quante persone hanno la possibilità di andare, per esempio, a lavoro a piedi scalzi? Inoltre il rischio di pestare un oggetto appuntito (specialmente in città) è abbastanza scontato.

Per questo motivo l’unica alternativa al piede scalzo sono le scarpe minimali.

Come possiamo notare dall’immagine l’impronta di un piede normale dovrebbe essere di forma “triangolare”, con un vertice corrispondente al calcagno. Mentre la maggior parte delle scarpe in commercio hanno una forma rastremata anteriormente, ovvero l’opposto della naturale geometria del piede.

Di fatto l’utilizzo di scarpe “alla moda” fa sì che la muscolatura dei piedi si indebolisca; questo, inoltre, cambia completamente l’equilibrio di tutto il corpo il cui baricentro si sposta in avanti (a causa della presenza del tacco più o meno accentuato) con effetti negativi sulle ossa dell’intero scheletro.

Tale situazione peggiora ulteriormente nel caso di calzature femminili a tacco alto, poiché il peso del corpo anziché gravare sul calcagno, che normalmente dovrebbe sostenere la maggior parte del carico, si sposta sulle ossa delle dita (assai più delicate) con conseguente affaticamento sino a provocare forme di artrite o artrosi.

Indossare scarpe che rispettino la naturale geometria del nostro piede porta molteplici benefici, primo fra tutti la ritrovata sensibilità comunemente impedita da calze e suole più o meno spesse. La postura, salvo problemi fisici già presenti, è migliorata perché la pianta del piede ha più aderenza al suolo ed il peso viene scaricato in maniera equilibrata. Da non sottovalutare un altro dato importante: gli ortopedici non parlano di controindicazioni in riferimento all’azione di camminare a piede scalzo, anzi correre sull’erba pare riattivi la circolazione sanguigna.

Anche in questo caso la regola da seguire è a favore del vantaggio meccanico (principio cardine della Tecnica Alexander), quindi non comprimere o “costringere” il piede all’interno di scarpe troppo rigide o in forme “innaturali”. Generalmente parlando si potrebbero scegliere calzature in funzione delle seguenti caratteristiche:

– Assenza di tacco

– Suola sottile

– Dovrebbero permettere al piede (ed alle sue dita) di muoversi liberamente al loro interno

In commercio sono disponibili ormai molteplici possibilità che rispettano i criteri sopra elencati, qui sotto alcune forme di suole a cui “ispirarsi”:

Minimalist Shoes

gs

Giorgio Scepi

Insegnante di Tecnica Alexander

Giorgio Scepi
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